L’ITRIA AFFONDA IL GIOVINAZZO: TERZA SCONFITTA DI FILA PER BERNARDO

Terza sconfitta consecutiva, quarta stagionale, per il Defender Giovinazzo C5 che si fa dominare, al PalaPansini, dall’Itria, vittoriosa 1-4 al termine di una partita dominata sin dall’inizio.
Quattro i gol subiti dagli uomini del patron Carlucci (ben quindici nelle ultime tre gare la terza peggior difesa del girone B di serie A2 Elite) che non riescono a riscattare il ko di Regalbuto, rendendosi raramente pericolosi in avanti.
Partita, l’ottava d’andata, senza storia e biancoverdi – a secco di punti da ormai diciotto giorni mai in gara, scivolati ora al settimo posto, a pari punti con la Roma C5, l’ultima gioia prima di un novembre nerissimo.
E mister Bernardo, in sala stampa, recita il mea culpa: «Ci sono tanti aspetti che non sono andati per il vesto giusto. È difficile commentare», taglia corto.

La cronaca. Bernardo, privo del solo Piscitelli, schiera La Notte Menini, Fermino, Silon Junior e Ferreira Praciano, mentre Convertini risponde con Micoli, Bruno, Recasens, Punzi e Ricci. Il primo pericolo, sull’asse Bruno-Punzi (para La Notte) fa immediatamente capire l’indirizzo di gara, dettato principalmente dagli ospiti. Che passano già al 5‘: Bruno che serve a centro area Rosato che stoppa di petto e scaraventa in rete il pallone del vantaggio, 0-1. Il dominio, in avvio, è certificato dal palo colpito da Rosato e dai tentativi di Punzi e Ricci (il primo parato da La Notte, il secondo sul fondo) che anticipano, al 10), il raddoppio di Recasens che sfrutta una ribattuta di La Notte su Punzi per lo 0-2 dell’Itria. I padroni di casa si trascinano faticosamente ci prova il solo Menini, in diagonale fermato da Micoli – e al 14° subiscono anche la terza rete complice una disattenzione difensiva, che spiana la strada a Punzi: 0-3 e squadre negli spogliatoi.

Al rientro Fermino, su assist di Menini, calcia a lato, poi è Palumbo a chiamare Micol alla deviazione in corner. La reazione dei giovinazzesi è tutta qui, mentre l’Itria, cinica come pochi, va ancora a segno al 7’ con Punzi, servito sulla riga bianca da Lacatena, e aumenta il conto delle reti: 0-4. Non può esserci partita, soprattutto quando Montelli non aggancia sotto porta l’invito di Mentasti.
I biancoverdi inseriscono il power play (Palumbo), ma oltre il gol di Menini, al 12′, Micoli non viene quasi mai chiamato in causa. Al 40° finisce 1-4.

Lo spogliatoio. L’Itria è sembrata una macchina perfetta, il Defender Giovinazzo un ingranaggio in cui i pezzi che funzionano sono pochi.
«Ci sono tanti aspetti che non sono andati per il vesto giusto – ha detto a fine gara Bernardo -. È difficile commentare: penso che questa sia stata una sconfitta più pesante di quella di Regalbuto perché è mancata l’aggressività, i contrasti nel gioco, per lunghi tratti abbiamo fatto male e in difesa siamo stati molto lenti e deboli sulle seconde palle. L’Itria ha meritato la vittoria e noi dobbiamo fare un grosso mea culpa per questa sconfitta. Adesso dobbiamo ripartire dalle basi e mettere tutti quanti in riga. Dobbiamo ripartire dall’abc, per poi migliorare pian piano».