“IL MESTIERE DEL PITTORE”, LE OPERE DI CORRADO GIAQUINTO E NICOLA PORTA IN MOSTRA
Il 10 novembre scorso, alla presenza del Vescovo Mons. Domenico Comacchia e della consigliera regionale con delega alla Cultura avv. Grazia Di Bari, nei nuovi ambienti del Seminario Vescovile annessi al Museo Diocesano di Molfetta è stata inaugurata la mostra dal titolo “Il mestiere del pittore. Giaguinto, Porta e le botteghe meridionali del Settecento”, in occasione de 320 anni dalla nascita del grande artista molfettese, Corrado Giaquinto.
L’esposizione, a cura di Cecilia Veronese e Francesco De Nicolo, è promossa dalla ATI “Arte in Arte”, composta da FeArT società cooperativa, Digressione Music, DOT Studio e Fatti d’Arte, e realizzata grazie ai contributi POR Puglia 2014/2020 Asse VI “Tutela dell’Ambiente e Promozione delle Risorse Naturali e Culturali” – Azione 6.7 “Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale”.
I due studiosi, autori anche della pubblicazione promossa da Fondazione Museo Diocesano e Università degli Studi di Padova, edita da Claudio Grenzi con un saggio documentario di Corrado Pisani e la prefazione di Clara Gelao, propongono in mostra alcuni degli esempi più significativi di confronto tra le opere grafiche della donazione Piepoli-Spadavecchia ed opere giunte in prestito sia dal territono (Altamura, Andria, Giovinazzo, Molfetta, Ruvo) che dalla Galleria Regionale della Sicilia di Palermo e dalla Certosa di San Martino di Napoli. Viene così esplicitato il metodo di lavoro all’interno delle botteghe del Settecento, dalla formazione di un giovane artista alla realizzazione di un’opera d’arte.
All’interno degli spazi espositivi sono esposte circa 50 opere, tra cui i modelli seicenteschi di riferimento per le scuole locali e l’attività di allievo, prima, e di maestro, dopo, di Corrado Giaquinto, nella cui bottega si è formato Nicola Porta, che, al suo rientro a Molfetta, ha conservato gli album dei disegni. | legami tra le altre botteghe della zona, quella di Gliri di Bitonto, dei De Musso di Giovinazzo, dei Quercia di Terlizzi e dei Porta di Molfetta sono rese ancora più evidenti dai modelli che circolavano tra loro e che sono oggi nscontrabili dall’analisi di diverse opere.
Esposta in mostra anche una fedele riproduzione di un clavicembalo progettato e costruito dal cembalaro Francois Ciocca per Digressione Music, ispirato al clavicembalo a due tastiere attribuito all’artefice berlinese Michael Mietke (1656 ca. – 1719).
Fruibile inoltre nella sala immersiva un allestimento virtuale delle 12 tele a tema mitologico di Corrado Giaquinto, in collezione de Luca, su cui sara avviato un laboratorio di elaborazione video e modellazione 3D finalizzato alla realizzazione della “Giaquinto Expenence””, un’animazione delle opere a cura di DOT Studio con la direzione teatrale di Corrado la Grasta ed esecuzioni musicali di Margherita Porfido al clavicembalo.
La mostra sarà visitabile fino all’11 febbraio 2024 dal martedì al giovedì dalle ore 10 alle 13 (scuole e gruppi organizzati), dal venerdì alla domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle 20.
Fino al 31 dicembre l’accesso sarà gratuito.