IL DEFENDER GIOVINAZZO SPROFONDA, IL COSENZA MOSTRA I MUSCOLI: 1-8

Nulla è perduto, nonostante la pesante debacle interna. Il Defender Giovinazzo C5, che soli quattro giorni fa ha salutato la Coppa Italia (sconfitto 6-0 sul campo della Sampdoria Futsal), ha lasciato il passo anche al Pirossigeno Cosenza, corsaro con il risultato di 1-8.

I biancoverdì di Rafael Augusto Lanziotti, nuova guida tecnica dei giovinazzesi dopo le dimissioni di Faele, si sono presentati senza Ferreira Praciano, squalificato dopo il cartellino rosso di Martina Franca, e l’indisponibile Marzella. Da segnalare l’esordio in coda alla partita di Marolla, under da tenere sotto stretta osservazione. E contro la vice capolista del girone C di serie A2, mai come stavolta la scalata era davvero al limite del proibitivo. Rafinha, al debutto sul rettangolo del PalaPansini, si affida a quattro giovinazzesi su cinque (Di Capua, Piscitelli, Binetti e Roselli) con Silon Junior a comporre il quintetto di partenza, mentre Tuoto risponde con Del Ferraro, Marchio, Poti, Bavaresco e Sanz che, in avvio, si divora un gol già fatto su invito da destra da parte di Marchio. Il quintetto di casa, che con Di Capua sventa un tentativo a rete di Poti, inizia la partita con una sicurezza che conforta l’animo e va vicinissimo al vantaggio con Roselli che di destro spedisce sull’esterno della rete, dando soltanto l’illusione ottica del gol. Chi lo fa, il gol, è invece il Cosenza, sempre sull’asse Marchio-Sanz: 0-1 al 4’. Nonostante lo svantaggio, i giovinazzesi non mostrano nessun timore nei confronti della seconda della classe: sul destro di Piscitelli ci arriva Del Ferraro, poi è la traversa – centrata da Menini con un fendente dalla distanza – a salvare gli ospiti. Il Cosenza, però, raddoppia su palla inattiva, al termine di uno schema su calcio d’angolo con pallone vincente sul piede di Bavaresco, per lo 0-2 al 10°. I locali reagiscono con Binetti e Piscitelli, poi è Silon Junior, con un mancino sotto l’incrocio dei pali che vale il prezzo del biglietto, a riaprire la contesa: 1-2 al 13°. I problemi, però, sono iniziati proprio a ridosso del gol: prima il tris di Gallitelli, al 15°, dopo una perfetta triangolazione con Bavaresco (1-3), poi l’espulsione di Roselli, dopo un presunto colpo proibito proprio ai danni di Bavaresco. Al riposo è dunque 1-3.

Si riparte, ma Menini non riesce a concretizzare a due passi da Del Ferraro. E come recita la classica legge del calcio, adattata anche al futsal, il Cosenza punisce con un altro gol fotocopia, stavolta sull’asse Sanz-Poti: 1-4 al 2°. Sempre più incisivi, sempre più ficcanti, i calabresi hanno dilagato ancora con Poti, stavolta su assist di Monterosso, per l’1-5 al 4’. Piscitelli corre sul parquet nelle vesti di quinto di movimento, ma i tentativi di Binetti e dello stesso Piscitelli finiscono sulla sagoma di Del Ferraro, quello di Toma, di testa, addirittura sopra la traversa. La partita finisce con gli ultimi tre gol del Cosenza, rispettivamente di Sanz (1-6 all’11°), di Messina (1-7 al 12‘) e di Scervino (1-8 al 16’), e con l’esordio dell’under Marolla, al posto di Silon Junior, saggiamente tolto di scena in vista del derby di Molfetta, dove l’importante sarà avere idee molto più chiare e ritrovare la ferocia.