GIOVINAZZO É TRA I 5 PORTI-PILOTA PUGLIESI DEL PROGETTO “APPESCA”

Il mare, un ecosistema da salvaguardare dai rifiuti, più di quanto accade sulla terraferma.
Chi abita sulla costa vede quotidianamente questa piaga ambientale: occorre il contributo di tutti, pescatori compresi.

Uno dei temi più rilevanti emersi dall’indagine relativa ai servizi in ambito portuale, è stato quello dello smaltimento dei rifiuti da parte dei pescherecci e degli utenti della filiera ittica.
Così sono stati selezionati 5 porti in cui realizzare un sistema di raccolta dei rifiuti provenienti dalle attività di pesca per fornire agli operatori (con regolare licenza di pesca) contenitori idonei allo stoccaggio dei rifiuti derivanti dalle proprie attività in modo da agevolarne ed incentivarne il conferimento.

Il progetto é nato nell’ambito di “Appesca – Analisi dello stato dei porti pugliesi e fabbisogno di adeguamento ed efficientamento per la pesca professionale”, sviluppato dalla Regione Puglia e ASSET (Agenzia Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio) che ha messo a fuoco criticità e punti di forza del comparto pesca nei 42 siti portuali regionali.

Ora, attraverso tessere magnetiche, i pescatori potranno contribuire a tenere pulito il mare conferendo la spazzatura intrappolata nelle reti in appositi cassonetti sistemati sulle banchine portuali.
Si tratta di un primo passo nella gestione responsabile dei rifiuti in ambito portuale.

A Giovinazzo, Vieste, Trani, Mola di Bari e Gallipoli, inquadrati come “porto pilota” per la sperimentazione di una strategia anti-inquinamento, sono state consegnate le Ecoisole: due cassonetti informatizzati (plastica indifferenziata o plastica-plastica in cui conferire anche i rifiuti pescati accidentalmente dal mare) e delle tessere (con codice identificativo) da distribuire ai pescatori.