BONSERIO E LA SUA PODEROSA OPERA DI INVENTARIO

Un pubblico attento e numeroso, indice di “quanto Giovinazzo voglia bene a Michele Bonserio” (parole del Sindaco Depalma), ha assistito ieri sera, venerdì 20 maggio, in Concattedrale, alla presentazione dell’ultima e poderosa fatica del nostro concittadino e apprezzato archivista locale, che si è impegnato a “promuovere il patrimonio della nostra antichissima città con l’intento di ricucire la memoria plurisecolare della storia di Giovinazzo”.

Il volume dal titolo “Inventario analitico dei documenti cartacei dell’Archivio capitolare della Cattedrale di Giovinazzo sec.XV-sec.XIX” (Gambini Editore) rappresenta il frutto del “tesoro inestimabile che la Cattedrale custodisce, e che non é fatto solo di opere d’arte ma anche dalla penna dei nostri avi che, con pazienza, hanno scritto pagine importanti della città di Giovinazzo e della nostra Cattedrale”, come ha sottolineato il parroco don Andrea Azzollini.

Il dr. Francesco Paolo Martini, presidente della Pro Loco, ha sottolineato che la pubblicazione, curata da agosto 2021 a gennaio 2022, é stata voluta dal direttivo anche per celebrare i 60 anni dalla fondazione della Pro Loco. Si è trattato un’opera mastodontica che ha preso avvio dalla fine del 1979 con lo studio e la riorganizzazione storica dei documenti dal XV al XIX secolo.

Ed in effetti il dott. Bonserio ha dovuto prima recuperare e restaurare le circa 2000 pergamene liberandole dai lacci che le avvolgevano e che le hanno danneggiate e poi studiare l’immenso fondo archivistico cartaceo del capitolo della Cattedrale costituito da atti patrimoniali, testamenti, carteggi, lettere autografe di feudatari, lettere apostoliche, polizze, antifonari, manoscritti musicali, suddivisi in inventario di beni mobili (oggetti, arredi sacri risalenti al beato Nicola Paglia, 1450) ed inventario di beni immobili. L’ultimo faldone confluito in questa opera é composto da una miscellanea di documenti consegnatigli nel 1986 dallo storico e professore don Filippo Roscini.

Se Giovinazzo può vantarsi di possedere questo Archivio capitolare, lo si deve allo zelo dell’ultimo arcidiacono Mons. Nicola Melone che dovette ricercare una soluzione “all’invito inderogabile dell’allora vescovo diocesano Mons. Aldo Garzia a trasferire l’intero archivio della Cattedrale, che versava in stato di semi abbandono e di disordine, presso la Curia vescovile di Molfetta”.
La Pro Loco si fece carico di questo problema, grazie al dott. Gianni Pansini, allora appena 29enne, che avocò a se questo immenso patrimonio documentario per poi affidarne la parte archivistica a Michele Bonserio, dati i titoli specifici in suo possesso, ovvero il diploma di archivista paleografo conseguito presso l’Archivio di Stato di Bari nel 1979.

Il resto è storia, quella che il dott. Bonserio ha ricostruito grazie alla passione per la ricerca, passione che ha inculcato anche “nel figlioccio dott. Diego de Ceglia”.
Ed infatti l’on. Francesca Galizia, oltre al merito di aver messo in contatto la Pro Loco con la casa editrice umbra diretta dalla dott.ssa Isabella Gambini, nel ringraziare il dott. Bonserio per questo sforzo che costituisce una ricchezza per Giovinazzo, ha auspicato un maggior coinvolgimento dei giovani nella conoscenza di questa produzione archivistica, partendo magari proprio dagli studenti del nostro Liceo classico.

A fine serata, un commosso Michele Bonserio ha espresso parole di gratitudine nei confronti di tutti gli enti e persone fisiche che hanno contribuito economicamente alla pubblicazione del volume:
– l’Associazione Nazionale dell’Arma dei Carabinieri-sezione di Giovinazzo, con il probiviro cav. Antonio Galizia,
– Sinergitaly con il Presidente cav. Riccardo Di Matteo
– Comitato Feste Patronali, con il presidente uscente Gaetano Dagostino
– Avv. Nico Pannoli
– dott. Savino Lasorsa, già Presidente Amtab Bari
– Leo Magarelli, già consigliere regionale Puglia